Il medico curante prescrive la visita oncologica quando sussiste il sospetto di una patologia tumorale oppure quando vi è una diagnosi già accertata di tumore al fine di impostare le successive cure.

I sintomi che possono indurre il medico di base a prescrivere una visita oncologica sono:

• Perdita di peso, stanchezza, febbre, tosse, dispnea, sanguinamenti rettali, sanguinamento con la tosse, sanguinamento uterino in post menopausa, sangue nelle urine, dolore addominale, modifica di neoformazioni neviche cutanee.
• Rialzo dei marcatori tumorali (CEA, CA 19.9, PSA, CA 125, CA 15.3 ecc.)
• Comparsa di tumefazione palpabile (es. nodulo al seno, nodulo ascellare o inguinale)

Nel corso della visita oncologica il medico oncologo indaga la storia clinica del paziente, con particolare attenzione agli aspetti legati alla familiarità per le patologie oncologiche e a eventuali fattori di rischio (esposizione ad agenti cancerogeni, fumo, ecc.). Vengono studiati gli accertamenti effettuati dal paziente e indagati i sintomi riferiti. Successivamente si procede all’esame obiettivo del paziente.
La visita si conclude con un colloquio con il paziente e i parenti, i quali vengono informati della diagnosi o della ipotesi diagnostica, degli eventuali ulteriori accertamenti necessari e della terapia specifica per il tipo di patologia.