Il medico di famiglia o altri specialisti possono invitare il paziente a sottoporsi a visita specialistica quando i risultati di analisi del sangue e delle urine manifestano valori alterati di proteinuria, azotemia e creatininemia, oppure la presenza di sangue nelle urine, o per accertare la natura di sintomi che possono essere riferiti a diverse patologie, non solo nefrologiche, come la pressione alta (ipertensione arteriosa), una produzione di urina maggiore (poliuria) soprattutto di notte (nicturia), stanchezza, gonfiore alle caviglie e ai piedi, dolori muscolari, affanno (dispnea).

Nell’insufficienza renale spesso è presente anemia, alterazioni dell’equilibrio del calcio e del fosforo che possono peggiorare o accompagnare l’osteoporosi (il rene è fondamentale per il buon funzionamento della vitamina D che introduciamo con l’alimentazione).

Si può richiedere inoltre una visita nefrologica quando si ha avuto più di un episodio di calcolosi del rene e delle vie urinarie (per cercare eventuali alterazioni metaboliche che ne favoriscono la formazione e per la prevenzione delle recidive).

Tra le principali patologie trattate troviamo:

• Glomerulonefriti
• Tubulopatie ereditarie e/o acquisite
• L’insufficienza renale (cronica ed acuta)
• Le infezioni del rene e delle vie urinarie croniche o recidivanti
• La calcolosi renale (studio metabolico, prevenzione primaria e secondaria)
• L’ipertensione arteriosa (ricerca delle cause per l’ipertensione secondaria)
• Il rene policistico.
• Alterazioni degli elettroliti (sodio, potassio, calcio etc) e dell’equilibrio acido base
• Diagnosi delle neoplasie renali
• Nefropatia Diabetica
  
  

La visita si basa su un’accurata anamnesi che consiste nella raccolta della storia medica e familiare del paziente. Il nefrologo valuterà inoltre i valori pressori ed i parametri antropometrici e potrà richiedere alcuni esami di laboratorio e strumentali: dall’esame delle urine e del sangue all’ecografia renale, alle radiografie o altri esami di imaging (TC, RMN).